Smart working: vita privata e lavoro, come tenerli separati
Soluzioni per tenere separati vita privata e lavoro esistono e vanno messe in pratica fin da subito, pena l’isteria generale in ogni ambiente della nostra vita. E diciamocelo, non ce lo possiamo permettere. E diciamo pure che non lo vogliamo, perché ci vogliamo bene e vogliamo stare bene.
Cosa è cambiato in questi ultimi anni?
Guardiamo in faccia la realtà: le nostre esigenze sono cambiate anche dal punto di vista lavorativo e sempre più persone sono ormai in smart working, che è un po’ una libera traduzione in lingua anglosassone di un modo di lavorare intelligente che tanto intelligente abbiamo il dubbio che sia. Ma tant’è e se non vogliamo farci schiacciare dalla quotidianità, dobbiamo imparare a gestirla al meglio e addirittura a dominarla. Si deve e si può fare, con qualche piccolo ma sostanziale accorgimento.
Se fino a ieri, aprire la porta di casa a fine giornata significava ritrovarsi in uno spazio intimo e personale, senza intrusioni indesiderate o fastidiose, da oggi il lavoro entra anche tra le mura domestiche e contamina la nostra intimità.
Primi accorgimenti e strategie
Ecco, quindi, che diventa fondamentale difendersi e mettere in atto qualche furba strategia per non farsi schiacciare da confusione e stress.
Per esperienza personale, vi dico che sono due gli elementi da tenere a mente e da ripetersi come un mantra: “tempo lavoro e vita privata non devono sovrapporsi”. Ripetete con me: tempo lavoro e vita privata non devono sovrapporsi. Ecco, non lo scriverò di nuovo, ma voi tenetelo bene a mente e ripetetelo finché non ne sarete convinti.
Se riusciremo a vedere questo con chiarezza, saremo già a buon punto e potremo addirittura sfruttare quello che di buono questa situazione ha da offrire. Perché sì, credetemi, c’è anche del buono in tutto questo.
Cosa fare per evitare lo stress?
Il rischio, se non si riesce ad organizzarsi in tempi rapidi, è quello di avvertire un’insofferenza che poi copre tutto il resto, con picchi di stress a volte intollerabili e ingestibili sia per noi che per chi ci sta accanto. Dunque, l’insofferenza dicevo, che genera ansia. Ma l’ansia, che che se ne dica, è una preziosa alleata, perché ci avvisa e ci fa sentire che qualcosa non va e se la ascoltiamo, ci guida verso l’individuazione e la soluzione dei nostri problemi.
La soluzione, appunto, è innanzitutto l’accettazione di un cambiamento che non è dipeso dalla nostra volontà (molto spesso infatti lavorare da casa è un’imposizione che viene dall’alto, altre volte più fortunate una scelta condivisa tra datore di lavoro e dipendente) e il farlo volgere a nostro favore.
Dunque, tornando al nostro mantra (che nel frattempo, leggendo l’articolo, avrete sicuramente continuato a ripetervi nella vostra testa), la soluzione è avere chiari in mente quali sono i tempi e gli spazi da dedicare al lavoro e alla vita privata e agire di conseguenza perché restino il più possibile distinti e separati, pur coabitando.
Ecco che la soluzione, adesso, diventa plurale, perché ognuno può trovare e scegliere quella che gli è più congeniale, funzionale e pratica, ma anche la più bella in base al suo personalissimo e insindacabile gusto estetico.
Consigli operativi per organizzarsi al meglio
Alcuni consigli, però, lasciate che ve li dia anche io, così da farmi sentire utile allo scopo. Vediamo quali sono i passi fondamentali per riuscire al meglio in questa impresa:
- Verificare i tempi di lavoro. Questo è piuttosto facile, basta conoscere il proprio contratto e prendere i giusti accordi con il datore di lavoro;
Individuare lo spazio di lavoro. Questo è, al contrario, piuttosto difficile, specialmente se non si ha una casa divisa in ala est e ala ovest come fosse un castello, ma ci si debba incastrare con tutte le altre funzioni casalinghe. Dunque, prendetevi tutto il tempo, ragionate e immaginatevi visivamente in un posto anziché un altro e per capire quale sia più funzionale; - Individuare gli elementi essenziali che ne dovranno far parte. Il computer e il monitor, immagino siano ormai indispensabili in ogni attività da ufficio, quindi una scrivania adatta che abbia spazio a sufficienza per ospitare cancelleria varia, una buona sedia per non farci venire la scoliosi, un cestino, possibilmente dei cassetti contenitivi e magari qualche scaffale aperto a parete;
- Focalizzarsi su luci e colori. Qui le parole d’ordine devono essere due: armonia e leggerezza. Se il vostro colore preferito è il nero, ve lo posso concedere per gli elementi fissi come il bordo dello schermo del pc, il mouse e al limite il suo tappetino, la lampada di design, punto. Il resto deve essere quanto più possibile chiaro, luminoso, arioso. Se avete un altro colore preferito, farà da cornice a tutto questo e sarà il punto focale su cui cadrà lo sguardo per rilassarsi;
- Rendere l’ambiente accogliente e, perché no, profumato. Un profumatore, una candela, quello che preferite, in armonia con il vostro gusto, credetemi se vi dico che farà tutta la differenza del mondo quando vi dovrete sedere alla scrivania per affrontare le ore magari del dopo pranzo, perché il richiamo della pennichella sarà per voi come il canto di una sirena e dovrete studiarle tutte per resistere o limitarla ai tempi adeguati;
- Motivazione esterna. Siamo tosti e non abbiamo bisogno di niente, però ogni tanto sì e allora, in quei momenti no, qualche aiutino dalla regia può essere utile. Un quadretto con una frase motivazionale, scritta in un bel font, nella sua cornice, potrà fare la differenza in un momento di malaugurato sconforto;
- Il potere delle piante. Sia che abbiate il pollice verde sia che qualsiasi piantina passi sotto le vostre cure trapassi a miglior vita, non sottovalutate l’energia che può sprigionare una pianta, anche piccolina, anche grassa, vicino a voi;
- Ordine, ordine, ordine. Ho detto ordine? Ordine. Sì ecco, sarà bene tenere tutto sempre in ordine.
Questo smart working, tutto sommato, può essere anche un’occasione per riprendere in mano la nostra vita quotidiana ed è questo che vi invito a fare, per non subire il cambiamento ma esserne i protagonisti.
Se non sapete da dove iniziare, sbirciate tra le proposte qui sotto e divertitevi!
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